A neanche un mese dalla morte del fratello Dino, vice-sindaco di Monastero Bormida e persona impegnata nel volontariato e nel sociale, ecco giungere improvvisa e inattesa la notizia della scomparsa di Giuseppe (Beppe) Stanga.
Una operazione chirurgica programmata da tempo purtroppo ha avuto un esito negativo e così, all’età di 76 anni, se ne è andato un uomo buono, riservato, disponibile, amico di tutti.
Persona semplice e di grande onestà, Beppe ha dedicato la sua vita alla famiglia e al lavoro in campagna, dove ha proseguito l’attività dell’azienda agricola di famiglia, oggi gestita dal figlio Alberto a cui lui si affiancava nella quotidiana attività in vigna, nel noccioleto, nel bosco. Aveva anche rilevato appezzamenti di terreno in Liguria, dove coltivava, più che altro per hobby, le olive, da cui faceva spremere un ottimo e corposo olio che regalava agli amici.
Era presidente del consorzio stradale Bricco Valle, che con i fondi del PSR ha effettuato la asfaltatura e la manutenzione di svariate strade rurali, e soprattutto aveva una grande passione per la pallapugno, sport che ha praticato fino ad età avanzata (era uno dei migliori “campau” alla pantalera) e in cui si è impegnato anche a livello dirigenziale, diventando per diversi anni presidente della Pallonistica Valle Bormida.
In questo ruolo non solo ha favorito con il Comune la realizzazione del nuovo sferisterio di Monastero Bormida, ma ha gestito con oculatezza e prudenza la società, arrivando al traguardo della serie B, dando prova di ottime capacità gestionali grazie alla saggezza contadina che gli impediva sempre di “fare il passo più lungo della gamba”.
Una grande folla lo ha salutato al rosario e al funerale, stringendosi intorno a famigliari ed amici per dare l’ultimo commiato ad un uomo d’altri tempi, che lascia di sé un ricordo indelebile nei tanti che lo hanno conosciuto e apprezzato.