Partito il progetto di Crowdfunding per il recupero di due antiche lapidi medioevali nel castello di Monastero Bormida
Un progetto del tutto nuovo e inusuale ha per protagonista il castello di Monastero Bormida. Il paese infatti è stato uno dei due enti (l’altro è Villa Pallavicini di Genova) selezionati da Compagnia di San Paolo di Torino per lo sviluppo di una iniziativa di Crowdfunding, una raccolta fondi online finalizzata ad un intervento puntuale di recupero e valorizzazione di elementi storico-architettonici inseriti nel più vasto contesto del bando “Prima” dedicato alla manutenzione programmata dei beni culturali.
Monastero Bormida e il suo territorio - la denominazione lo lascia intuire - sono stati per oltre tre secoli una fondazione monastica benedettina: dalla nascita del monastero intorno al 1050, fino al 1398. Nel 1398 la potente famiglia dei Del Carretto, a cui la comunità locale deve le sue origini storiche, si sostituì ai monaci nella gestione del feudo, trasformando il monastero in castello.
Le nostre informazioni derivano soprattutto da fonti archivistiche, ma poi sono riemersi, inseriti nelle murature in pietra dell’ala ovest del castello, due architravi in arenaria che riportano un'iscrizione relativa ai fratelli Antonio e Galeotto Del Carretto e una data, 1398, scolpita nella pietra da oltre seicento anni! Già se ne era accorto, a fine ‘800, Alfredo D’Andrade, pittore e soprintendente alle Belle Arti, che, visitando il paese, disegnò su un foglio uno schizzo del castello e una prima parziale trascrizione delle iscrizioni. Poi calò di nuovo l’oblio su questo piccolo ma importante tesoro di pietra.
La prova che tutti hanno cercato è stata sempre lì, incisa nella pietra, sotto i nostri occhi. Troppo discosta dalle ricerche degli storici e troppo in alto rispetto ai percorsi abituali dei residenti, dei turisti e di tutti noi.
“Ma ora – questo il pensiero del sindaco Gigi Gallareto, da anni impegnato nel recupero e nella promozione del borgo storico e autore di un video promozionale che potete vedere qui https://www.youtube.com/watch?v=ez3NnOcq3Dk - è giunto il momento di restaurare e valorizzare questa testimonianza: è l’atto di nascita del nostro paese, è la nostra Storia e va conservata”. E il progetto di Crowdfunding serve proprio a questo: comunicare al maggior numero di persone, sia in modo tradizionale sia attraverso i canali social, questa idea di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale locale, convincerle della bontà dell’idea e far sì che possano far pervenire le loro donazioni che saranno ovviamente certificate e anche “ricompensate” con gadget o con la possibilità di visite gratuite al castello. Le donazioni non devono avere un importo predefinito. Si parte da 5 euro in su, e i donatori verranno “insigniti” di un simpatico titolo feudale, in omaggio alle antiche storie che si vanno a riscoprire. Chi dona da 5 a 19 euro sarà “scudiero” e avrà in dono un collage fotografico, composto dal fotografo Manuel Cazzola, da 20 a 49 euro si diventa “cavaliere” e oltre alle fotografie arriverà in dono anche un gadget (penna, magnete, tazza personalizzata…), da 50 a 99 euro il titolo è quello di “vassallo” (collage fotografico e una visita guidata al castello alla scoperta degli ambiti più segreti del nostro gioiello), oltre 100 euro di donazione l’ambita investitura a “marchese” con la visita guidata e in aggiunta una copia del libro "Monastero Bormida e le storie del suo patrimonio".
Il progetto aderisce al portale ART BONUS nazionale e chi dona beneficia di un credito di imposta del 65%. Donare è facile: basta andare su www.retedeldono.it e selezionare tra le varie iniziative quella dedicata al castello di Monastero Bormida, oppure usare un apposito QR-Code pubblicizzato sui canali social. Il pagamento può avvenire con carta di credito, paypal, satispay ecc. Se vi sono offerte “tradizionali” (ad es. in occasione delle visite guidate al castello) provvederà al versamento direttamente il Comune.
E cosa si vuole fare con questi fondi che verranno raccolti?
Il progetto Monastero Bormida: un segno nel tempo è finalizzato alla conservazione e alla valorizzazione delle queste preziose iscrizioni rinvenute, ed è così articolato:
Fase 1 - Valutazione sullo stato di conservazione degli architravi in pietra arenaria attraverso lo studio delle iscrizioni e il confronto delle stesse con le testimonianze di storici del passato (Alfredo d'Andrade tra gli altri). Proposta di modalità di valorizzazione e di messa in evidenza del manufatto rispetto al contesto con attività di facilitazione della comprensione del testo e della sua importanza per la storia dell’edificio e del paese.
Fase 2 - Attività di restauro degli architravi "riscoperti", comprendenti la pulizia, il trattamento del supporto in arenaria, il ripristino dei giunti del tratto murario circostante, il trattamento con adeguati prodotti conservativi, l’eliminazione di superfetazioni e la adozione di metodologie per limitare danni ambientali e non. Tutte le lavorazioni saranno compiute sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo.
Fase 3 - Illuminazione scenica dedicata, riproduzione fotografica e scansione 3D delle iscrizioni e successiva riproduzione su pannelli descrittivi posti in un luogo accessibile in prossimità del prospetto del Castello. La copia ricavata dalla scansione 3D sarà posizionata all'interno del Castello nel percorso di visita del Museo del Monastero.
L’iniziativa è partita la sera di giovedì 8 dicembre e le prime donazioni sono già arrivate. La campagna proseguirà per tutto l’inverno fino a Pasqua 2023 e sarà articolata in vari momenti di comunicazione al fine di raggiungere il maggior numero di persone potenzialmente interessate a sostenere il progetto.
Per maggiori informazioni si può scrivere a info@comunemonastero.at.it o visitare il sito https://www.retedeldono.it/.../monastero-bormida-un-segno...